Un proverbio cinese dice:
“Vi sono due cose durevoli che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali“.
Lasciare in eredità le proprie radici non é cosa facile per chi vive all’estero.
Non é un impresa impossibile, ma è più difficile se vivi in un ambiente totalmente diverso da dove sei nato e cresciuto.
Sicuramente é più difficile oggi, dove persone provenienti da tantissime parti diverse del mondo, si trovano a vivere insieme.
Per gli italiani emigrati negli anni ’50 era tutto diverso.
Loro erano capaci di “ricreare” l’Italia anche all’estero.
Arrivavano in massa, si stabilivano in un’area della città e si ricostruivano una vita senza tralasciare però, cultura e tradizioni.
Cultura e tradizioni tramandate poi ai loro figli.
Ne ho conosciuti tanti di italiani nati qua in Australia, che però, si sentono completamente italiani.
Alcuni di loro parlano un misto tra dialetto e inglese…spettacolo!
Alcuni di loro, ripensando anche ai loro genitori emigrati tanti anni prima, hanno iniziato ad aiutare altri italiani.
I primi italiani arrivati a Brisbane, città che dista un migliaio di km da Sydney, negli anni ’50 si sono stabiliti a New Farm, un bellissimo quartiere che si affaccia sul fiume Brisbane.
Negli anni sono cresciuti di numero fino a italianizzare l’interno quartiere.
Tra i tanti figli, che hanno ereditato cultura e tradizioni, c’é anche Mariangela Stagnitti, che attualmente, è Presidente del Com.It.Es. per il Queensland e i Territori del Nord.
Negli anni ha aiutato tanti ragazzi, soprattutto nei primi momenti del loro arrivo in Australia ed é tutt’ora un punto di riferimento per la comunità italiana dello stato del Queensland, di cui Brisbane è capitale.